Guida alla degustazione di un vino: come apprezzarlo senza essere sommelier professionisti

Nel momento in cui si intavola una discussione sul tema della degustazione di vino la prima reazione che si ottiene è solitamente una, il panico. Infatti, si pensa che solo i sommelier possano godere del privilegio di assaggiare, capire e degustare i vini più pregiati e che i non addetti ai lavori non possano essere in grado di apprezzarne qualità e proprietà specifiche. Questa idea è molto comune, anche se corretta solo in parte: se è vero che i sommelier hanno delle competenze tecniche per capire, spiegare, assaporare e proporre i vini, non bisogna comunque impedire (e impedirsi!) di lanciarsi nella sottile arte della degustazione solo perché non professionisti. Ogni anno sono molti gli appassionati di vino che si avvicinano a dei corsi di degustazione presso degli enti promotori, online mediante delle app dall’utilizzo immediato come la nostra e/o, più semplicemente, l’enoteca di fiducia. Questo perché il vino è da sempre considerato uno dei capisaldi della convivialità: basti pensare ai simposi greci e latini all’interno dei quali si dedicava una parte del banchetto alla degustazione dei vini e alla recitazione di canti e poemi per l’intrattenimento dei commensali. Oggi, andare a cena fuori o incontrarsi per un aperitivo e scegliere insieme cosa bere va oltre la convivialità e riassume uno stile di vita che è proprio della cultura italiana e la voglia di stare insieme, di chiacchierare, di affrontare la vita con un sorriso e con i propri cari, accompagnando il tutto con del buon cibo e del buon vino. Vediamo insieme, dopo averlo scelto, come apprezzare l’alcoolico più amato al mondo!

Degustazione vini: quali caratteristiche riconoscere?

Almeno una volta nella vita, ognuno di noi si sarà chiesto quali siano le caratteristiche di un buon vino e come degustarlo al meglio. Imparare a riconoscere un vino di qualità e ad apprezzare il nettare degli Dei in modo corretto non è così difficile come si pensa, ma bisogna farlo con la giusta predisposizione d’animo e, soprattutto, con una mentalità aperta e pronta al confronto, visto che la vera degustazione si basa proprio su quello: la discussione su ciò che percepiamo e “afferriamo” del vino nel bicchiere attraverso i vari sensi. Non è difficile notare come, spesso e volentieri, i commensali abbiano delle idee differenti su ciò che percepiscono al gusto e all’olfatto. Potersi confrontare su quello che percepiamo è un’ottima tecnica per apprezzare le diverse sfumature di gusto, sapore e odore e per imparare a distinguere maggiormente profumi e aromi che precedentemente non si sapevano avvertire.

Anche senza essere dei sommelier professionisti, possiamo provare a lanciarci in questa sfida nei confronti dei nostri vini preferiti e (imparare a) gustarli con attenzione. Partiamo dalle basi: la degustazione può essere suddivisa in tre momenti: la fase visiva, la fase olfattiva e la fase gustativa.

La prima fase è quella visiva: il primo approccio che abbiamo col vino, nel momento in cui ci viene versato nel bicchiere, è quello dovuto ai nostri occhi. Di primo acchito, le caratteristiche che generalmente si ricercano sono la brillantezza, la limpidità e la trasparenza; poi, si notano colore e intensità. Successivamente, passiamo alla fase olfattiva in cui cerchiamo di cogliere gli odori emessi dal vino attraverso delle diverse rotazioni del bicchiere che permettono al vino di aprirsi e di mostrarsi in tutta la sua bontà. L’ultima fase è quella gustativa, probabilmente la più attesa da ogni amante del vino: si cerca di captare i sapori basilari che compongono il vino che si sta assaporando e le sensazioni che comunica al contatto col palato nella sua totalità. E voi, vi siete già lanciati nella sfida dei sommelier da aperitivo?

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